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Montagne à la carte: Val-Cenis e la Maurienne

10 Agosto 2021
Val-Cenis

Montagne à la carte è un prodotto turistico del progetto Turismo del Gusto/Tourisme du Goût alla scoperta dei prodotti alpini. Questa volta andiamo oltre al confine, benvenuti in Val-Cenis e la Maurienne…

Il nostro itinerario muove i passi tra Val-Cenis e la Maurienne, località del Dipartimento della Savoia, dipartimento francese della regione dell’Alvernia-Rodano-Alp. Il Dipartimento nasce nel 1860 da una suddivisione del territorio del Ducato di Savoia e il cui capoluogo oggi è la città di Chambéry.

Ammetto di non conoscere la Francia e devo confessare che è stato tutta una continua scoperta “occhi in su pieni di meraviglia” per la bellezza delle montagne e per la cura con cui vengono tenuti i comuni, simbolo chiaro di grande orgoglio e amore per il proprio territorio.

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Ma scopriamo insieme cosa vedere, cosa mangiare e molto altro in Val-Cenis e in Maurienne…

Termignon

Termignon è un ex comune francese situato ne la Maurienne, Valle del fiume Arc e dal 2017 è confluito nel nuovo comune di Val-Cenis.

Sin da subito ammiro le montagne tutte intorno che abbracciano questa località così ben curata, attenta ad un turismo sostenibile ed è, in effetti, semplice da esplorare.

Un delizioso ponte collega le due parti del paese divise dal fiume. Anche in questo luogo la pietra e il legno raccontano di un’identità precisa e definita incorniciata da fiori colorati.  Avrei voluto più tempo per esplorare qualche angolo nascosto di quest’incanto… Dovrò tornarci!

UFFICIO DEL TURISMO DI TERMIGNON

Per la notte ho soggiornato a L’outa Hotel, un hotel-ristorante moderno che ha saputo inserirsi bene nel contesto montano così caratteristico di queste zone. Ottima accoglienza, stanza comoda e pulita (superando la stranezza francese della mancanza del bidè), un pain au chocolat per la colazione buonissimo, ma quello che mi porto nel cuore è la vista della montagna al risveglio… Impagabile!

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Bessans

Nella Hauta Maurienne, ai margini del Parco Nazionale della Vanoise, si trova il villaggio di Bessans (1750 m) dalle casette in pietra e i tetti in losa che richiamano subito paesaggi a me familiari.

Mi colpisce la storia di questo luogo che, seppur piccolo, ha vissuto diversi avvicendamenti storici e ancora oggi è molto legate alle proprie tradizioni culturali e religiose. Negli anni 40’ vede l‘occupazione italiana, alla caduta di Mussolini ci fu un grosso incendio appiccato dalle truppe durante la ritirata da cui si salvarono poche case. E ancora nel 1957 l’inondazione… Forse è per questo che si respira una profonda sensazione di voler conservare la propria identità.

Bessans è un grande altipiano creatosi dal crollo di parte della montagna ed oggi è meta degl appassionati di sci di fondo visto che vanta ben 133 Km di pista!

Da visitare è di certo la Cappella Saint-Antoine, protettore dei muli e dei mulattieri (la guida spiega che in ogni paese ce n’è una). Una cappella trecentesca al cui interno potete ammirare affreschi su due livelli. Quelli in alto sono meglio conservati (XV sec.) rispetto a quelli sotto a causa dell’umidità. Pensate che in uno si riconosce la raffigurazione del  jambon cousu!

Molto bella è la Festa della Madonna del Roccia Melone a fine Agosto che prevede una camminata notturna, messa al mattino e mangiata di piatti tipici (come alla Lodze, vedi sotto).


Due locali da provare

Refuge L’Auberge de Bellecombe

Siamo giunti a 2300 m e mi sembra di essere in cima al Mondo, là dove puoi arrivare sopra le nuvole che si muovono quasi a voler giocare tra le distese verdi. Un piccolo sentiero porta al Refuge L’Auberge de Bellecombe nel Parco Nazionale della Vanoise, proprio sopra Termignon.

Il rifugio, che è un’ex malga, ha anche una zona all’aperto e una zona per dormire. Appena si entra nella sala ristoro si viene accolti da un bel tepore dato dal fuoco della legna come in montagna ci si aspetta. Tavoloni in legno e sorrisi accoglienti di quelle che sono le nipoti di Nonna Marie che hanno raccolto il testimone e ancora oggi offrono una cucina della nonna dai sapori genuini, semplici e schietti.  Ottima la Tartiflette, piatto tipico con patate, cipolle, salsiccia e il Reblochon, formaggio prodotto in Alta Savoia risalente al XIII secolo.

E chi lo sa, potreste essere fortunati e ammirare anche un cielo stellato con la guida di un’astrologa!

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La Lodze

Arrivati al ristorante La Lodze si resta sorpresi dalla facciata di questo piccolo locale che risiede nel cuore del villaggio di Bessans. Ma presto scopro che il nome del locale è il tipo particolare di balcone chiuso che contraddistingue quella che anticamente era una casa, una delle poche a salvarsi da un incendio risalente alla seconda guerra mondiale.

Oggi si mangia in quello che era il fienile, infatti solo legno tutt’intorno punteggiato dal rosso dei cuscini e delle tovaglie… L’ho già detto quanto amo il legno??

Alla Lodze potete gustare piatti tipici, cucinati con amore, di cui molti recuperati grazie alle ricette della Nonna Lili, nonna dei proprietari, come gli Agnelos bessanesi (vedi foto). Sono agnolotti dalla pasta più spessa e consistente di quelli italiani, ripieni di carne e conditi con formaggio Beaufort serviti in un bel tegamino che mantiene il calore. Ma andate subito a sbirciare il menù, perché non è l’unica proposta tradizionale che assaggerete qui!

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I Prodotti tipici

Beaufort Dop – Coopérative Laitière de Haute Maurienne Vanoise

Considerato “il Cartier du France”, il Beaufort DOP  è un formaggio vaccino a latte intero crudo proveniente da allevamenti di razza Tarine e Abondance. Questa DOP può essere prodotta solo in 10 comuni (un po’ come per i 9 comuni del Gorgonzola!) nelle tre grandi valli del Beaufortain, la Maurienne e la Tarentaise, ed in parte del Val d’Arly, nell’est del dipartimento della Savoia, nella regione Rodano-Alpi.

Viene utilizzato latte ottenuto da animali alimentati principalmente con erba e fiori d’estate e fieno d’inverno, conferendo così aromi ben distinti (infatti potete acquistare entrambe le tipologie). Il latte viene munto una volta al giorno e vine utilizzato per ogni produzione 50% del latte della sera prima e 50% del latte fresco del mattino. Una volta ottenuta la cagliata in modo naturale, questa viene rotta, quindi riscaldata e mescolata e posta in teli di lino negli stampi dove viene pressata con cerchi di legno, chiamati cerchi di Beaufort. La fase di pressatura si protrae per 20 ore, trascorse le quali il formaggio viene messo in salamoia e poi fatto stagionare in cantine per un minimo di 5 – 6 mesi e massimo 12 mesi (considerata stagionatura perfetta).

Il Beaufort DOP, che fa parte della famiglia dei formaggi gruviera, è ricchissimo di calcio, pensate che 100 g corrispondono ad 8 vasetti di yogurt! Servono circa 400 l di latte per dar vita ad una forma del peso di  40 Kg.

Ma qui, alla Cooperative Hauta – Maurienne Vanoise, si produce anche un ottimo erborinato anch’esso tipico: il Bleu de Bonneval-sur-Arc.

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Il Jambon Cousu di MATTHIEU PERSONNAZ

Lo jambon cousu è un prosciutto tipico di questa zona la cui particolare, come dice il nome stesso, che viene disossato e “cucito a mano”. Viene poi affumicato e stagionato in cella. Si apprezza tagliato non troppo sottile, molto aromatico e ricorda quasi uno speck… Molto buono! (nella foto il produttoreche abbiamo incontrato, Matthieu Personazz).

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E alla fine di questo viaggio in Francia mi chiedo quanti posti da scoprire, quanti piatti da assaggiare e storie da ascoltare ci sono ancora inotropo a me, non vedo l’ora che arrivi la prossima avventura!

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