Volge ormai al termine la XVII° edizione di Fungo in Festa, kermesse di eventi organizzata dal Comune di Giaveno per il mese di Ottobre.
L’anno 2013, denominato “anno zero”, ha segnato un nuovo inizio per Giaveno, capitale del fungo, e i suoi prodotti: con l’acquisizione del marchio IGP, il Fungo di Giaveno è diventato veicolo di comunicazione per la promozione del territorio e dei suoi prodotti. Giaveno non è solo funghi, ma molto, molto di più!
Il 5 ottobre ho avuto l’onore di trascorrere una giornata all’insegna della scoperta e della buona cucina.
Neanche la nebbia e il freddo mi hanno fatto desistere dall’intraprendere quest’avventura.
Il nostro viaggio ha avuto inizio da Piazza Castello con gli amici di viaggio appena conosciuti (è sempre bello conoscere nuove persone che condividono la tua passione).
Al nostro arrivo al Comune di Giaveno, l’accoglienza da parte del Sindaco e collaboratori e dalla simpatica Mascotte è stata davvero calorosa: breve presentazione del programma, una calda e fragrante colazione e i nostri eroi sono pronti a cominciare!
Il nostro percorso è partito alla grande con un giro esplorativo del mercato, in particolare nella zona dei produttori locali. Non tutti sanno che oltre ai funghi, Giaveno offre altri prodotti interessanti come il Cevrin, un formaggio costituito al 50% da latte di capra e 50% da latte vaccino. I malgari portano al pascolo il bestiame da Giugno a Settembre e dalla stagionatura esce questo fantastico prodotto caseario.
Villa Favorita ci ha accolti con le opere inedite della mostra seicentesca e settecentesca di pittura europea mai presentate prima d’ora. Opere davvero suggestive ospiti di un bellissimo palazzo del 1600 ,ora sede della Comunità Montana Valle di Susa e Val Sangone.
Il tempo ci è stato alleato e ci ha permesso una piccola passeggiata nel bosco in compagnia del Micologo (studioso dei funghi) e della Guardia forestale. In loro compagnia abbiamo scoperto alcuni dei segreti per trovare e raccogliere i funghi in pieno rispetto dell’ambiente.
Il profumo del sottobosco, il crepitio delle foglie e dei rami sotto i piedi (facendo attenzione a non scivolare!) e ancora i colori dell’autunno hanno trasformato la camminata una piccola passeggiata tra i ricordi. Sì, perché quando ero piccola ero solita andare per funghi con la mia nonna, attrezzata con i miei stivaletti di gomma, bastone e cestino. Camminare in mezzo alla natura ha sempre un effetto rasserenante su di me, forse proprio perché legato ad un bel ricordo!
Pensate, abbiamo anche trovato un porcino! Lo sapevate che la sua rete di radici può raggiungere una lunghezza di 12 metri? Incredibile! Altri dettagli che ho imparato:
ü Un modo per trovare i funghi è cercare i “funghi spia”: sono funghi non commestibili che segnalano la presenza nelle vicinanze di un fungo buono da raccogliere.
ü Ogni tipologia di fungo ha il suo fungo spia.
ü Non si distrugge nessun fungo, neanche quelli che non sono commestibili perché contribuiscono all’ecosistema boschivo.
ü Una volta raccolti, i funghi vanno messi in un cestino con delle foglie: mai chiusi in sacchetti o retine!
Il Mulino della Bernardina
Beh, incominciavo ad avere una gran fame (non vedevo l’ora di gustare dei funghi!), ma avevamo da rispettare un altro appuntamento rivelatosi davvero interessante: il Mulino della Bernardina, ecco il racconto direttamente dalle parole del Mugnaio… riassunte, beh, da me!
“La Cascina Agricola La Mugnaia ha un’antichissima tradizione familiare tramandata di padre in figlio. La costruzione originale del mulino ad acqua risale al 1745, attualmente il mulino ha già subito una ristrutturazione tra la fine del 180 e l’inizio del 1900.
Risale a questo periodo anche l’acquisizione del soprannome “Mulino della Bernardina”, infatti i mulini venivamo denominati o in base al luogo o in base al proprietario.
Il mulino conta tre macine funzionanti, ognuna delle quali serve per una lavorazione diversa (mais, grano, segale, castagne nei mulini di montagna).
La preparazione delle due facce della macina è sempre diversa (fatta circa una volta all’anno), cioè in base alla ruvidità che si prepara manualmente si avrà una trasformazione diversa.
Oltre alle macine, il mulino è dotato delle attrezzature per la raffinatura (separazione della farina dalla crusca) delle farine e il tutto funziona grazie al movimento dell’acqua.
Ormai è uno dei pochi mulini funzionanti ad acqua.
Produciamo noi stessi la materia prima e i prodotti d’eccellenza che ci rappresentano sono le farine di mais del Pignoletto Rosso, del Pignoletto Giallo e dell’Ottofile Giallo.”
Dove mangiare: Trattoria della Buffa
Dopo un piccolo aperitivo in compagnia della Mascotte finalmente ci dirigevamo alla Trattoria della Buffa.
Lo Chef ci ha accolto (addirittura permettendoci di fare “capolino” in cucina) e qui ho potuto degustare uno dei pranzi migliori a base di funghi di tutta la mia vita. Non ho trovato nessun difetto; dall’antipasto al dolce è stato tutto appagante! Ogni piatto ha saputo esaltare il sapore dei porcini associati a prodotti locali come la strepitosa polenta del Pignoletto Rosso. I miei piatti preferiti? Tartare di fassone con porcini crudi tagliati sottili e il secondo composto da una croccante frittura di funghi, polenta e spezzatino di vitello, salsiccia e funghi. Ve lo consiglio e lascio parlare le foto dei piatti nella gallery… Invidiosi?
Ultimi incontri in Comune: l’artista che ha creato il logo dell’evento e gli esperti di funghi.
A Giaveno c’è un rigido regolamento per la vendita dei funghi grazie al quale viene garantita qualità e provenienza del prodotto.
E se volete sapere se i vostri funghi sono commestibili, beh non avete che recarvi a Giaveno all’ASL territoriale accessibile ogni giorno o potete fare come me e acquistare al Mercato dei Funghi presente ogni giorno per tutta la stagione dei funghi!
Il Mercato dei Funghi vanta una tradizione antica che risale al periodo dei Savoia: i regnanti, infatti, mandavano i loro servitori a Giaveno per acquistare queste prelibatezze del bosco.
Vorrei ora ringraziare gli organizzatori e in particolare Alessandra Maritano (responsabile ufficio staff del Sindaco), a Silvia Lanza (Turismo Torino e Provincia) e i compagni di viaggio: Alessandra Giovanile (Ricette di Cultura), Anna Beccaccini (Degusta e Olio, vino e peperoncino), Irene Perino (Lemillemila), Michela Bocedi e Paolo Rachetto (Piemonte Opinioni Online).
Grazie di aver reso quest’avventura praticamente perfetta.
ANCHE NEL 2019 NUOVA FIERA DEL FUNGO IN FESTA LE PRIME DUE SETTIMANE DI OTTOBRE, QUI LE INFO
Molto interessante, grazieeee……..
Grazie di seguirmi sempre! Sei carinissima 🙂