Inizio con il dire che non si tratta del solito prodotto commerciale dove ci mettono dentro di tutto (es. ossa ecc…), continuo col sottolineare che è doveroso mangiare in modo consapevole, finisco col ricordare che cibarsi di vite bisogna farlo nel rispetto della vita stessa. Io ammiro gli amici vegetariani e vegani, ma capisco gli onnivori e la catena alimentare ma… facciamolo imparando, conoscendo e rifiutando quando è il momento.
La premessa la sentivo d’obbligo, anche se il discorso sarebbe lungo.
Ad ogni modo, scopro con piacere un’azienda a conduzione familiare che guida la sua attività basandosi su qualità, professionalità e sacrificio.
Ditelo, chi non vorrebbe mangiare un wurstel, salume o altro essendo certi di cosa ci sia dentro?
Il 20 Settembre ho la fortuna con altre colleghe food blogger di visitare l’azienda e scoprire che un wurstel agricolo sano e gustoso SI PUO’ FARE!
COME SI REALIZZA UN GUSTER LUISET DI QUALITA’
Il primo segreto svelato sono gli ingredienti: carne di maiale, sale, pepe fino, cannella, macis, erbe provenzali, vino bianco, noce moscata e poco conservante. Tutto qui, chiunque ha questi ingredienti in casa.
Si procede a macinare la carne ben tre volte per ottenere la giusta testure. Il trucco per rendere la carne più morbida e non scaldarla? Il ghiaccio! Questa non la sapevo.
Viene in seguito insaccata in budello naturale, tenuto precedentemente in ammollo in acqua e aceto. Arrotolati e appesi, si procede alla cottura a vapore e successiva affumicatura resa grazie al fumo liquido di legna, un processo della durata di circa un’ora e mezza.
Ora potete cucinare e gustare il vostro #GusterLuiset agricolo: sono molto più consistenti sotto i denti e il sapore sprigionato sa di sano e fresco… Ok, adesso posso mangiare anche i wurstel!
DEGUSTAZIONE PRODOTTI LUISET IN CHIAVE GOURMET CON LO CHEF CINGOLANI
Questo prodotto già di per sé piacevole viene impreziosito dagli accostamenti scelti e preparati dal grande Chef Bruno Cingolani: il mio preferito di gran lunga è la zuppa di fagioli borlotti, raviole al plin e #GusterLuiset e che dire accompagnato da cipolle di Tropea, patate Entracque e salsa Aioli? Piatto davvero corposo e adatto per l’inverno (a noi Piemontesi piacciono i gusti consistenti!).
Il tagliere dei salumi Luiset, invece, svela alcuni tra i prodotti migliori di produzione Luiset.
Alcune cifre: 35 prodotti (ben 8 varietà di salame tra cui Salame alle nocciole e Salame alla birra), 14 capi circa macellati alla settimana , capi di allevamenti rigorosamente piemontes.
Per verificare ciò che ho detto provate i loro prodotti che potrete acquistare direttamente nel punto vendita dell’azienda a Ferrere d’Asti o nei punti vendita ad Alba e Torino o assaggiarli con un buon calice di vino dell’azienda Pescaja.
Ringrazio l’Azienda, Valentina che ci ha invitato, il fondatore dell’Azienda Gino Casetta, nostra stupenda guida, lo Chef Cingolani e l’azienda Pescaia per avermi quasi fatta ubriacare con i suoi vini (ben 6 assaggi… non sono molto abituata eheh). Ed ovviamente alle amiche vecchie e nuove, in particolare a Veronica 🙂
Irene Prandi
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