I piccoli, verdi e tondeggianti frutti del Cappero. Consistente e carnoso proveniente dal bresciano, questo prodotto del Lago di Garda è ormai conosciuto e si trova in diverse fiere agro – alimentari.
Il Bagoss, un formaggio stagionato dal sapore intenso, caratteristico di Bagolino in provincia di Verona. Un colore paglierino che mi fa ripensare ad alcuni muri di edifici stupendi nella zona storica di Verona.
E poi c’è lei, la trota. Quante ne ho mangiate nelle mie estati in montagna in provincia di Cuneo. Solitamente fritte nel burro e salvia. Uno di quei ricordi di bambina che tieni stretto… Non so più da quanto era che non mangiavo una trota. E questa è stata pescata fresca, non è molto grande ma è un punto a suo favore, si vede che non è di allevamento.
Questi sono i tre ingredienti principali scelti per il Contest “Il Garda in Padella” nato dall’Associazione Italiana Foodblogger – AIFB in occasione della gara di vela amatoriale Garda Cooking Cup che avrà luogo a Salò il 24 e 25 Settembre 2016.
Sei i fantastici prodotti a disposizione per 40 foodblogger chiamate a creare una ricetta che riesca ad esaltare il pesce di lago e di fiume con la loro creatività. E guarda un po’ che fortuna, io sono una di quelle blogger! Incominciamo a capire quali sono gli ingredienti d’eccellenza a disposizione:
Capperi di Gargnano
(http://www.giornaledibrescia.it/economia/agroalimentare-il-cappero-del-garda-alla-riscossa-1.3024545)
Zafferano di Pozzolengo
(http://www.zafferanodipozzolengo.it/home.html)
Chiaretto del Garda
(http://costaripa.it/rosamara/)
Farina gialla di Bedizzole
(http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_dicembre_28/antico-mulino-bedizzole-polenta-2113326312895.shtml)
Olio extra-vergine del Garda DOP
(http://www.oliogardadop.it/olio-garda-dop/)
Bagoss o formaggella di Tremosine
(http://www.tuttogarda.it/formaggi_garda.htm)
E il pesce, come accennavo sopra, la trota… Ed ora finalmente la ricetta che ho creato 🙂
Dosi: 2 persone Tempo di preparazione: 50 minuti Tempo di cottura: 40 minuti
Ingredienti:
- 2 trote
- 5 zucchine
- 2 fiori di zucchina
- 1 cucchiaio di capperi di Gargnano
- 40 g di formaggio Bagoss
- 4 – 5 foglie di basilico fresco
- Brodo vegetale fatto in casa q.b.
- Olio evo q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Olio per friggere q.b.
- Farina gialla di Bedizzole
Preparazione:
Per la crema di zucchine: lavate e mondate le zucchine. Tagliate solo la parte verde e tenete la polpa per un’altra ricetta. Tagliate la parte verde a tocchetti all’incirca della stessa dimensione. Portate a bollore dell’acqua e sbollentate le zucchine per 30 secondi. Scolatele e immergetele immediatamente in acqua gelata per mantenere il loro bel colore verde. Ora, in una padella, fate rosolare con un filo d’olio evo le zucchine e aggiungete un po’ di brodo vegetale quando necessario. Regolate di pepe e sale.
Con l’aiuto di un mixer, frullate le zucchine ben cotte, foglie di basilico fresco e aggiungete dell’olio evo a filo. Assaggiate per regolare di sale e pepe. Per rendere più vellutata la crema, passatela attraverso il cappello cinese o come viene chiamato in francese, chenois.
Per i turbanti di trota: squamate, eviscerate e lavate bene il pesce. Sfilettate le trote e ricavatene dei filetti a cui togliere anche la pelle. Insaporite ogni filetto con sale, pepe e scaglie di bagoss. Arrotolate e fermate con uno stecchino. Irrorate con un filo d’olio e infornate a 150°C per circa 15 minuti in forno già caldo. Una volta cotti, togliete gli stecchini.
Per i fiori di zucchina: lavateli delicatamente e privateli del pistillo. Apriteli, tamponate l’acqua in eccesso e divideteli in due. Infarinateli leggermente e friggeteli per pochi secondi in olio ben caldo. Saranno sufficienti pochi secondi.
Componete il piatto con la crema di zucchine come base, i turbanti, i capperi ben risciacquati e i fiori croccanti…
… “Stuzzichevoli”!
Con questa ricetta partecipo al Contest Il Garda in Padella di AIFB
La trota mi sorprende sempre più, sapevo che con questo contest ne avrei viste delle belle.
Bellissima la tua presentazione oltre sicuramente ad essere “stuzzichevole”
Grazie Donatella, sì la trota riserva mille sorprese 🙂 Pensa che per la presentazione, come tra l’altro faccio di solito, ho disegnato il piatto sul quaderno… Chissà perché i piatti non mi vengono mai esattamente come li ho disegnati, ma si trasformano mentre li faccio 🙂
divertente il nome che hai trovato per questa ricetta! Anch’io ho ricordi lontani mentre mangio una trota al cartoccio sulle rive di un lago marchigiano. Ricordo che mi piacque tantissimo!! Insomma questo contest ci ha fatto tornare bambine! In bocca al lupo!!
Eh sì, i ricordi sono uno strumento potente per sentirsi e ritrovare se stessi no?
Il nome non so come mi è venuto… Volevo qualcosa di carino e originale 🙂
Bellissima presentazione, complimenti!
Grazie Anna Laura 🙂