Puoi definire il tuo pasto abbastanza “mindful”? Ecco i miei step per prepararmi un pasto in stile Mindful Eating!
Come vi raccontavo QUI, la Mindful Eating ha saputo darmi il giusto punto di vista su cosa sia lo #staremeglio e grazie al suo incontro ho iniziato un percorso (nei vari aspetti della mia vita) proprio per ricercare il mio benessere psico – fisico.
Certo non è semplice apportare un significativo cambiamento alle proprie abitudini, spesso dettate da meccanismi radicati nel tempo e condizionati da ferite, paure, stress…
Lo scorso mese ho voluto iniziare a condividere con voi sul mio profilo Instagram, i vari passi di questo cammino, parlando delle mie difficoltà e provando a raccontarvi piccole strategie e strumenti che mi hanno aiutato sperando che possano essere anche per voi consigli utili.
Iniziamo?
- Preparati un pasto sano, gustoso e colorato. Ci facciamo prendere dalla fretta, dalla pigrizia e da tante altre distrazioni e il risultato è pasti veloci, ma quasi mai bilanciati e sani. Io, ad esempio, avevo l’abitudine di mangiare solo un tipo di alimento spesso costituito, a pranzo in particolare, da un piatto di pasta (a casa mia si è sempre mangiato o il primo o il secondo, inoltre tutte le diete propinate seguivano il concetto di “dissociare” i vari gruppi alimentari). Perché? Veloce, economico, saziante. Dopo, però, ecco assalirmi il sonno, gonfiore, pesantezza fisica e mentale. Quindi ho cercato di prepararmi pasti più equilibrati prevedendo una buona porzione di verdure (il 50%), una di proteine e una parte di carboidrati (da suddividere per il restante 50%) per avere un piatto completo. In questi casi, i piatti unici potrebbero essere la vostra salvezza in termini di benessere e di tempo! QUI trovate le mie ricette per #Staremeglio 🙂
- Rendi accogliente il tavolo per il pasto. Se vi state chiedendo cosa c’entra, lo capirete bene se, come me, avete la brutta abitudine di mangiare seduta davanti alla TV al volo e in tutta fretta. Mi sono resa conto che: – mangiavo molto più cibo, anche se ero piena; – non mi godevo il pasto; – il tempo risparmiato era perso per via del sonno fisico e mentale; – dovevo gestire il senso di frustrazione. Ammetto che questa è l’abitudine più difficile da abbattere per me (mi capita solo a pranzo quando sono sola ovviamente). Un po’ per volta ci riuscirò e non mi giudicherò troppo severamente se in alcuni giorni non ce la farò. Fisso più o meno l’orario di preparazione del pasto e mentre cuoce mi preparo il mio angolo del pasto con i colori che più amo e le mie stoviglie preferite… Perché, voi non l’avete la vostra posata e bicchiere preferito? 🙂
- Disconnettersi dal mondo esterno. Per chi lavora soprattutto con il PC e il mondo social, direi che è importantissimo. Prendersi cura di sé, vuol dire anche ritagliarsi dei momenti dove trovare serenità e piacere. Il pasto costituisce per me un momento sacro… Quindi, spengo la televisione, silenzio il cellulare e lo metto lontano in modo da non avere la tentazione. Mi prendo il mio tempo per nutrire me stessa.
- Quanta fame ho? Sono piena? La capacità di “sentire” il proprio corpo purtroppo si affievolisce con il diventare adulti, sempre presi da mille pensieri e preoccupazioni. Silenziamo i segnali del nostro corpo per mille ragioni e questo ci impedisce di avere un aiuto importante proprio da noi stessi. Immaginiamo di essere come un veicolo con il serbatoio. Un?automobile per funzionare deve avere del carburante, esattamente come il nostro organismo. Prima di iniziare a mangiare, respiriamo profondamente e cerchiamo di sentire i segnali di fame per capire quanto realmente abbiamo fame. La stessa cosa quando abbiamo finito un piatto (se ad esempio abbiamo previsto un primo e un secondo invece di un piatto unico) e chiediamoci se siamo sazi o siamo a posto così. Non dobbiamo sentirci obbligati a mangiare ancora se siamo pieni. Abituiamoci a dire “basta, sto bene così”.
- Osserva e usa tutti i tuoi sensi. I sensi sono lo strumento con cui percepiamo, conosciamo e apprendiamo il Mondo che ci circonda e anche noi stessi. Durante la preparazione e il pasto, utilizza tutti i sensi per assaporare e sentire pienamente ciò che mangi, questo porterà ad un’esperienza più consapevole e appagante. Come avrete notato, parlo spesso di questo argomento, perciò non mi dilungherò, ma vi rimando ai POST (che con il tempo aumenteranno) per immergervi in questo tema così affascinate!
- Non giudicarti. Siamo figli di una società basta, ahimè, sul giudizio. Siamo giudicati, a nostra volta giudichiamo gli altri e giudichiamo spesso severamente anche noi stessi. Ci inculcano norme e regole su “cosa si dovrebbe fare, sul come e sul perché”…. Dimentichiamo che trovare davvero la serenità significa ascoltare i propri bisogni e i propri sogni, nel rispetto dell’Altro e del Mondo in cui viviamo. Se, quindi, quel giorno abbiamo voglia di una fetta di torta di cioccolato, non giudichiamoci e viviamoci a pieno quell’istante. Piuttosto cerchiamo la consapevolezza delle nostre scelte.