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Treccia con fave, salsiccia piccante e Taleggio DOP

16 Giugno 2020

Il Taleggio DOP è un formaggio a crosta lavata e per questo la sua crosta è commestibile. Mai provato a tenerla nei vostri piatti? Conferirà maggior sapore… Come ho fatto in questa ricetta!

Il Taleggio DOP è un formaggio molto antico, alcune fonti lo fanno risalire addirittura al IV secolo a.C.

Per me, invece, è un ricordo d’infanzia molto caro. Mia nonna paterna era bergamasca e le volte che si andava a visitare Bergamo (troppo poche purtroppo), non si tornava mai a casa senza aver comprato una bella forma di Taleggio perché lì “si trovava quello buono ed autentico”.

In realtà, a casa si consumava in purezza o nella polenta, ma devo dire che in cucina è un ottimo alleato grazie anche alla sua digeribilità e, ovviamente, al suo sapore pazzesco. Quindi potete immaginare la mia felicità di collaborare con il Consorzio di Tutela del Taleggio DOP per la valorizzazione di questo prodotto!

E allora scopriamo la prima ricetta a tema primavera 🙂

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I marchi per riconoscere il vero Taleggio DOP

Consorzio Taleggio DOP

La superficie dell’intera forma di Taleggio riporta il marchio a quattro cerchi che deve risultare ben visibile anche qualora il Taleggio sia venduto porzionato in quarti di forma o in altre pezzature. Questo marchio è la garanzia che la forma è stata prodotta in piena conformità con gli standard tecnici ed igienici previsti. Il marchio riporta 3 T ed un numero, che permette di risalire al caseificio di produzione. Il Consorzio assegna a ciascun caseificio o stagionatore un numero che lo identifica univocamente. Il Taleggio è uno dei formaggi italiani le cui caratteristiche peculiari sono tutelate dall’Unione Europea (Regolamento CE 1107/96).

Il Taleggio deve essere prodotto e stagionato unicamente in Lombardia, nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, Monza della Brianza; in Piemonte nella provincia di Novara e Verbano Cusio Ossola; in Veneto, nella provincia di Treviso. Il marchio del Consorzio ne garantisce il luogo di provenienza.

(fonte materiale: ufficio stampa)

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TACCUINI STORICI

LEONARDO DA VINCI

LA CUCINA ITALIANA

La mia treccia con Taleggio DOP

Ingredienti:

  • 500 g di farina di semola (+ un po’ per lavorazione se necessario)
  • 100 g di patate
  • 150 ml di acqua tiepida
  • 200 g di fave fresche
  • 60 g di salsiccia piccante
  • 70 g di Taleggio DOP
  • 10 g di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • Olio evo q.b.
  • Sale e pepe q.b.

Preparazione

Cuocete le patate a vapore ed una vota cotte, pelatele, schiacciatele e tenette da parte in una terrina capiente.

Sbollentate le fave per 30 secondi e sbucciatele. In una padella. fatele cuocere leggermente con un filo d’olio, sale e pepe. Mantenetele croccanti e lasciatele raffreddare.

Una volta fredde, unite le fave tritate grossolanamente alle patate schiacciate, la salsiccia e il Taleggio DOP (con anche la sua crosta!) tagliati a cubetti. Aggiungete anche la farina e il lievito sciolto in circa 150 ml di acqua tiepida e lo zucchero.

Amalgamate bene e formate una palla. Coprite e lasciate riposare per almeno 2 ore.

Trascorso il tempo, formate tre filoncini e intrecciateli delicatamente poiché l’impasto sarà morbido.

N.B. Se l’impasto risultasse troppo umido, vi consiglio di cuocere i filoncini separatamente senza intrecciarli. Questo ne faciliterà la cottura.

Disponete su una placca e cuocete a forno caldo a 200°C per circa 30 – 35 minuti…

… “Stuzzichevole”!

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