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Malloreddus con cavolo spigarello e crema di borlotti

22 Settembre 2020
cavolo minestra

Eccolo, il cavolo spigarello sul mio banco di fiducia al mercato. Mi piace sempre scoprire nuove verdure a me sconosciute e provarle nei piatti. Non è forse stupendo avere molte alternative in cucina?

Non posso proprio resistere quando trovo un nuovo ingrediente, questa volta tocca al cavolo spigarello! A livello intuitivo mi sembrava somigliare al cavolo nero, in effetti non mi sbagliavo. Subito ad attrarmi però è stato il nome. Qui l’hanno chiamato “minestra” ed ho scoperto che è un altro dei suoi nomi.

Si chiama spigarello per via delle sue foglie… Direte voi, “ma nella foto qui sotto non sembra!”. Anche a me sembrava strano, ma pulendolo ho avuto la sorpresa. Solo le foglie esterne erano più larghe, mentre quelle interne erano proprio identiche alle foto che ho cercato per scoprire il più possibile di questa qualità di cavolo antica. Scopriamola insieme….

Il cavolo spigarello o minestra nera

Non ho trovato molte informazioni, ma ho comunque scoperto che questa varietà di cavolo è una varietà molto antica. Tipica della cucina campana, assomiglia molto al cavolo nero anche se molto più tenero e meno fibroso. Viene anche chiamata minestra nera ed usata per realizzare una ricetta tradizionale, “la minestra maritata”. Consiglio: lessarla prima dell’utilizzo.

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Ingredienti per 2 persone:

  • 170 g di malloreddus
  • 2 cespi di cavolo spigarello
  • 150 g di fagioli borlotti freschi
  • 1 patata piccola
  • 1/2 cipolla piccola
  • 1 peperoncino piccolo
  • 2 – 3 filetti di acciuga
  • 2 fette di pane casereccio
  • Olio evo q.b.
  • Sale q.b.
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • Pecorino a piacere

Preparazione

Per il condimento: pulite il cavolo e lavatelo bene. Fatelo sbollentare per circa 10 minuti. In una padella capiente, fate rosolare uno spicchio d’aglio insieme al peperoncino, i filetti di acciuga e un filo d’olio. Con l’aiuto di pinze, prendete il cavolo e trasferitelo nella padella. Mi raccomando non buttate l’acqua di cottura!

Portate avanti la cottura del cavolo aggiungendo, quando necessario, un po’ della sua acqua.

Per la crema di borlotti: rosolate la cipolla e la patata pulite e tagliate a pezzi. Unite i borlotti, un rametto di rosmarino, un pizzico di sale e coprite con acqua tiepida. Fate cuocere fin quando i borlotti saranno teneri, togliete il rosmarino e frullate con un mixer ad immersione. Regolate di sale e regolate anche la consistenza a vostro piacere.

A parte, tagliate a cubetti il pane e fatelo tostare in un padellino con olio evo. Tenetelo da parte.

Cuocete i malloreddus nell’acqua di cottura del cavolo. Una volta cotti, scolateli e saltateli nella padella con il cavolo (in cui avrete tolto l’aglio e il peperoncino). Disponete sul piatto 2 – 3 cucchiai di crema di borlotti, sopra la pasta, i cubetti di pane tostato e finite con un filo d’olio e una grattata di pecorino…

… “Stuzzichevole”!

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