“La cipolla è stata la prima pianta “addomesticata” dall’uomo. La prima che l’uomo è riuscito a coltivare. E’ stata la prima perché perdonava all’uomo i suoi errori. […] La cipolla è stata la più paziente e modesta tra tutte le piante che l’uomo ha provato a coltivare. […] La nostra cipolla – la cipolla egiziana ligure – ha accumulato ed esaltato proprio questi “tratti del carattere” […]”
Così Marco Damele, autore del libro “La cipolla egiziana“, spiega nelle note il perché della scelta di parlare proprio di questa pianta e di come proprio la scelta determini chi siamo e come viviamo.
Io non conoscevo questa cipolla ed ho perciò accolto con piacere e curiosità la possibilità di cucinarla e conoscerne le sue sfaccettature, grazie al Contest “CIPOLLA? MEGLIO SE EGIZIANA!” promosso da AIFB, EDIZIONI ZEN e l’autore Marco Damele. Scopriamo qualcosa in più su questa misteriosa cipolla, ma vi consiglio di leggere il libro poiché è molto interessante nel quale traspare una grande passione e desiderio di riscoperta ciò che è buono…
LA CIPOLLA EGIZIANA
La cipolla egiziana è un antico e raro bulbo coltivato nei terreni liguri e da pochi anni è stato “riportato” alla coltivazione proprio nell’estremo ponente ligure. E’ un bulbo ibrido ed è entrato a far parte dell’Arca del Gusto, progetto che raccoglie e protegge le biodiversità. Ogni pianta, chiamata anche cipolla che cammina, produce tra i 10 e i 20 bulbilli che crescono diciamo “a corolla” al posto del fiore. La sua grande resistenza e alto contenuto di vitamina C ha fatto sì che diventasse una fonte importante nell’alimentazione in paesi come la Russia. L’origine del nome “egiziana”, che non ha niente a che vedere con l’Antico Egitto, non è certa… Lo scopriremo mai?
LA MIA RICETTA CON LA CIPOLLA EGIZIANA
“Un gesto semplice come sedersi a tavola per il pranzo o la cena deve ritornare ad essere un atto di conoscenza verso la nostra agricoltura.” ( Marco Damele, “La cipolla egiziana”)
Ho riflettuto e letto su questo curioso bulbo e credo che il miglior modo di esaltare la sua dolcezza sia cucinarle in agrodolce. Ho voluto poi accompagnarle ad una parte cremosa e che richiamasse la terra come solo la patata può fare. Il tutto è completato dalle nocciole e dal tomino che lasciano traccia della mia amata Piemonte!
VELLUTATA DI PATATE CON CIPOLLE EGIZIANE IN AGRODOLCE, TOMINO ALLA PIASTRA E NOCCIOLE
Ingredienti per 1 persona:
- 1 patata media
- 7 cipolle egiziane
- 1/2 tomino semistagionato
- Olio evo q.b.
- Sale q.b.
- Pepe bianco q.b.
- 1 cucchiaino di zucchero di canna
- 2 – 3 cucchiai di aceto di mele o rosso
- 1 cucchiaio di latte
- Nocciole tritate q.b.
Preparazione
Per la vellutata: pelate e tagliate la patata a cubetti. In un pentolino rosolate la patata a cubetti in un filo d’olio e con due cipolline pelate e tagliate. Aggiungete 1 tazza di acqua e portate a cottura. Regolate di sale. Frullate con il mixer ad immersione e unite il latte per raggiungere una consistenza vellutata. Insaporite con un pizzico di pepe bianco.
Per le cipolline: pulite e rosolate le cipolline in un filo d’olio. Spolverizzate con lo zucchero e sfumate con l’aceto. Portate a cottura unendo, se necessario, un po’ d’acqua tiepida.
Scaldate il tomino sulla piastra o, se preferite al forno. Adagiate sulla vellutata di patate il tomino e le cipolline e guarnite con nocciole tritate…
… “Stuzzichevole”!
Questa ricetta partecipa al contest “MA CHE CIPOLLA D’EGITTO 2018”