In questo articolo vi parlo di uno dei posti che amo di più, la Puglia, ed in particolare della zona salentina. Leggete e scoprite la guida eno-gastronomica e qui sotto la mia versione della tiella di riso… No, non ci riesco a non sperimentare 🙂
“La tajeddha, come si può riuscire ad intuire dal nome, è un piatto che deve le sue origini alla “paella” spagnola e non a caso si è diffuso nel Salento proprio in seguito alla dominazione degli Spagnoli e che prima ancora era stata portata in Spagna dagli Arabi. Gli ingredienti possono essere tra i più variabili, ma quelli imprescindibili sono cozze e patate. Così come “paella” significa padella e viene servita appunto in padella, allo stesso modo “tajeddha” significa tegame e il piatto viene servito direttamente in tegame. Si tratta in sostanza di un timballo con cozze e patate, cui possiamo aggiungere altri ingredienti a piacere (…)”
La mia tajeddha
Ingredienti
- 300 g di riso Roma
- 400 g di patate (circa due patate di media grandezza)
- 1 chilo e mezzo di cozze
- 100 g di cipolla (circa una cipolla di media grandezza)
- 200 g alici fresche abbastanza grandi
- 4 pomodorini sardi
- 50 g di caciocavallo ragusano
- 1 cucchiaino curry South India
- Finoocchietto selvatico fresco q.b.
- olio extravergine d’oliva q.b.
Preparazione
Pulite bene le cozze e mettetele in una casseruola chiusa sul fuoco per farle aprire. Togliete le cozze dal loro guscio e filtrate l’acqua di cottura. Pulite e lavate bene le alici. Tagliate le patate e la cipolla a rondelle sottili e insaporitele con il curry mescolandole con le mani. In una teglia di terracotta, mettete un filo generoso d’olio e formate un primo strato con le patate e le cipolle. Coprite con uno strato di riso sciacquato bene precedentemente. Formate uno strato sottile ricoprendo giusto le patate. Aggiungete i pomodori tagliati a pezzettini. Aggiungete le cozze e le alici. Spolverizzate con metà del formaggio e qualche rametto di finocchietto. Ricoprite con un altro strato di patate e aggiungete l’acqua delle cozze fino a ricoprire l’ultimo strato (se non è sufficiente aggiungete dell’acqua). Finite con il formaggio restante e un filo ancora d’olio. Infornate a 180° in forno pre – riscaldato per circa un’ora. Nell’ultimo quarto d’ora alzate a 200° per dorare la tajeddha …
… “Stuzzichevole”!